Al via il progetto NFFA-Europe PILOT, finanziato dall’Unione Europea con quindici milioni di euro, per un periodo di cinque anni. Il progetto, coordinato dall’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), vede il coinvolgimento di ventidue partner da nove Stati Membri dell’Unione Europea e ha l’obiettivo di accrescere la competitività europea nelle nanoscienze e nelle nanotecnologie.
È stato lanciato NFFA-Europe PILOT, l’estensione al 2026 di NFFA-Europe, il cui primo termine quinquennale è finito il 28 febbraio 2021. NFFA-Europe è un infrastruttura di ricerca distribuita che integra laboratori di fabbricazione e manipolazione a risoluzione atomica dei materiali (nanofoundries) con l’analisi fine della materia disponibile presso le grandi infrastrutture di ricerca europee, creando un’offerta unica per la comunità delle nanoscienze e dei nanomateriali. Dal primo marzo il consorzio è stato esteso da diciannove a ventidue partner e include anche nove “terze parti” come fornitori di servizi scientifici. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea con la call Horizon 2020 INFRAIA-03-2020: Pilot for a new model of Integrating Activities, è coordinato dal Cnr-Iom. I ventidue beneficiari includono laboratori accademici e PMI da nove Stati Membri dell’Unione Europea (Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia) e da un paese associato (Svizzera), tre sono invece le Organizzazioni internazionali. Le terze parti, inoltre, introducono nuovi servizi specialistici nell’offerta di Accesso Transnazionale.
NFFA–Europe PILOT potenzierà la piattaforma open access per lo svolgimento di progetti multi-metodo per la ricerca alla scala nanometrica, con utenza multidisciplinare. I progetti qualificati per l’utenza si estendono dalla sintesi alla nanocaratterizzazione, dalla nanofabbricazione alle simulazioni teoriche e numeriche, dai metodi ad alta risoluzione a quelli ad alto flusso di dati, anche con l’utilizzo di sorgenti di radiazione da sincrotrone, di impulsi ultrabrevi e di neutroni.
Ad affiancare l’attività di Accesso Transnazionale, ci sono le Joint Activity, il cui scopo è di potenziare e implementare l’infrastruttura di ricerca con particolare attenziona all’interoperabilità dei vari laboratori: da una parte verranno sviluppati nuovi strumenti da offrire all’utente, dall’altra verrà dato spazio alla produzione di dati della ricerca conformi alle linee guida FAIR, per migliorare la reperibilità, l'accessibilità, l'interoperabilità e il riutilizzo delle risorse digitali. Il tutto rappresenterà un’offerta innovativa per l’utilizzo dell’infrastruttura anche da parte di utenti industriali.
Il progetto pilota è costruito sul successo di NFFA-Europe, a sua volta costruito grazie al Design study NFFA FP7 e alla continuità di supporto del MIUR che ha permesso di consolidare il ruolo di leader dell’infrastruttura distribuita per le nanoscienze.
“Il rafforzamento della struttura organizzativa di NEP riflette la complessità del nostro obiettivo e la varietà dei partner e dei fornitori. Il progetto è visionario, vedremo quanto saprà influenzare positivamente il modello europeo di integrazione e interoperabilità delle infrastrutture di ricerca distribuite, in particolare nelle circostanze della pandemia COVID-19. La nostra ambizione è quella di confermare ed espandere l'utilizzo delle RI come supporto strutturale ai progetti di ricerca.” Spiega Giorgio Rossi, coordinatore del progetto.
Elenco completo dei Partner:
CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche (coordinatore)
CEA - Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives
CNRS - Centre National de la Recherche Scientifique
CSIC - Consejo Superior de Investigaciones Científicas
DESY - Deutsches Elektronen-Synchrotron
EPFL - École polytechnique fédérale de Lausanne
ESRF - Installation Européenne de Rayonnement Synchrotron
eXact-lab
FORTH - Foundation for Research and Technology – Hellas
Forschungszentrum Jülich GmbH
ICN2 - Fundacio Institut Català de Nanociència i Nanotecnologia
INL - International Iberian Nanotechnology Laboratory
JRC - Joint Research Centre
KIT - Karlsruher Institut für Technologie
Lunds Universitet
Promoscience S.r.l.
PSI - Paul Scherrer Institute
TU Graz - Technische Universität Graz
TUM - Technische Universität München
UAB - Universitat Autònoma de Barcelona
Università degli Studi di Milano
Univerza v Novi Gorici
Terze parti:
ALBA
CIC biomaGUNE - Centre for Cooperative Research in Biomaterials
Elettra
Euronanolab consortium
INESC Microsistemas e Nanotecnologias
IREC - Catalonia Institute for Energy Research
Parc de Recerca UAB
SOLEIL
Université de Namur