Si definisce a Trieste la strategia del CNR per la partecipazione al progetto della nuova sorgente di luce di sincrotrone Elettra 2.0
Si è svolta la scorsa settimana al Cnr di Trieste la riunione del Comitato Scientifico che
assisterà il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) nella definizione e implementazione
delle strategie per partecipare al rinnovo della sorgente di luce di sincrotrone Elettra
2.0. Il Cnr, che è il principale partner di Elettra-Sincrotrone Trieste S.C.p.A., ha
destinato 20.2 M€ nel periodo 2022-2027 alla progettazione e realizzazione delle
nuove linee di luce che potenzieranno questa importante infrastruttura di ricerca
internazionale.
Questi investimenti si spiegano alla luce del fatto che, come dice la presidente del Cnr,
Maria Chiara Carrozza, "le infrastrutture di ricerca sono un elemento centrale per lo
sviluppo del Cnr".
"Il progetto del Cnr permetterà di sfruttare le straordinarie caratteristiche della nuova
macchina di luce Elettra 2.0 per ampliare le frontiere della ricerca nei settori dei
materiali avanzati, cristallografia di proteine, catalisi e nanotecnologie" afferma
Stefano Fabris, responsabile del progetto CNR@Elettra 2.0 e direttore dell'Istituto
Officina dei Materiali del Cnr (Cnr-Iom) con sede a Trieste.
"Il Cnr è sempre stato il partner principale della nostra istituzione gestendo ben 9 delle
attuali 28 linee di luce di Elettra e la sua entrata nel Progetto Elettra 2.0 aprirà nuovi
orizzonti di collaborazione", ha affermato il presidente e CEO di Elettra-Sincrotrone
Trieste, Alfonso Franciosi.
Il progetto coinvolge più di 30 ricercatori del Cnr, afferenti agli Istituti Cnr-Iom,
Struttura della Materia (Cnr-Ism) e di Cristallografia (Cnr-Ic) e avrà un impatto su
almeno 100 gruppi di ricerca nazionali e internazionali che utilizzeranno la nuova
infrastruttura.
I membri del Comitato Scientifico sono tra i massimi esperti internazionali nel campo
dell'utilizzo della luce di sincrotrone per la ricerca in fisica, chimica, e dei sistemi
biologici: Sakura Pascarelli (Direttore scientifico di X-Fel Amburgo), Maria Novella
Piancastelli (professore emerito alla Sorbona di Parigi ed Elettra Fellow), Giacomo
Ghiringhelli (professore del Politecnico di Milano e accademico dei Lincei), Maria
Grazia Betti (Professore all'Università La Sapienza e membro del Consiglio Scientifico
del Cnr).
I nuovi laboratori previsti dal Cnr presso Elettra 2.0 saranno parte delle grandi
infrastrutture di ricerca di livello europeo ed internazionale. In particolare le linee di
luce saranno accessibili gratuitamente dai ricercatori delle comunità scientifica e
internazionale che saranno selezionati sulla base della validità scientifica dei progetti e
della loro realizzabilità tecnica. Le infrastrutture saranno operate secondo i principi
dell'Open Science e dei dati FAIR per una conoscenza trasparente e accessibile a tutti i
livelli della società.